Itinerari: la Quercia delle Checche e il Castello di Spedaletto

La Quercia delle Checche, grande e maestosa

La quercia delle Checche (“cecca” o “checca” è il nome con cui in Toscana viene chiamata la gazza) è un albero monumentale situato in Val d’Orcia, località Le Checche, nel comune di Pienza in provincia di Siena. Si tratta di un esemplare di rovere (Quercus petraea).

Si trova lungo la Strada Provinciale 53 (SP53) e dista 8km da Pienza e 13km da San Quirico d’Orcia.

Tragitto per arrivare alla Quercia delle Checche da Pienza e da San Quirico

L’albero vanta un’età approssimativa di quasi 360 anni. Esso presenta un’altezza di 19 metri, un tronco dal perimetro di circa 5 metri e una chioma di oltre 34 metri di diametro.

Nel giugno del 2017 la quercia delle Checche ha ottenuto il riconoscimento MiBACT come primo monumento verde d’Italia.

La Quercia delle Checche

La storia della Quercia delle Checche ebbe inizio circa 380 anni fa. Verso la metà del 1600, la piana dell’Orcia era ancora coperta di boschi di grandi querce. Il disboscamento pressoché totale avverrà tra fine ‘800 e inizi ‘900 con la realizzazione del tratto della ferrovia Roma-Firenze. Solo poche piante vennero graziate, allo scopo di consentire l’ombra per i contadini, i viandanti e frequentemente gli eserciti (a tal proposito, è documentata la sosta dell’esercito napoleonico sotto le fronde della grande quercia). In periodo fascista venne realizzata la “strada della Val d’Orcia” nell’ambito del progetto di bonifica agraria della valle, e anche in quella occasione la Quercia delle Checche venne preservata facendo passare la strada accanto. All’inizio degli anni ’50 fu il Marchese Antonio Origo a salvare espressamente la querciona o il quercione (come tutti chiamavano l’albero in Val d’Orcia) da un ultimo nefasto intervento sulle ultime querce secolari della piana dell’Orcia, chiedendo l’intervento del Prefetto perché non fosse tagliata.

Un ramo gigante ai piedi della Quercia delle Checche

Quando la si ha davanti agli occhi, è impossibile non restare ammirati dalla sua straordinaria magnificenza! L’enorme tronco, i rami grossi e lunghi, e quelli caduti al suolo addirittura giganteschi! Questo gigante forte e gentile piantato nel cuore della Val d’Orcia è uno spettacolo indescrivibile, una creatura vivente che da secoli domina e contraddistingue il panorama di queste terre uniche.

La Quercia delle Checche in tutta la sua grandezza

A circa 3km dalla Quercia delle Checche si trova il castello di Spedaletto (che oggi è un agriturismo), un bellissimo complesso architettonico fortificato situato nell’omonima località rurale del territorio comunale di Pienza lungo la Strada Provinciale 53. Il complesso venne costruito nel corso del XII secolo ed appartenne allo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena.

Il bellissimo Castello di Spedaletto

Una volta arrivati, vi sfido a non pensare di essere tornati indietro nel tempo di cinque o sei secoli, complici l’aspetto del maestoso edificio e il silenzio delle campagne circostanti. L’effetto complessivo è straordinario e coinvolgente, e benedirete l’aver scelto di visitare quest’angolo di Val d’Orcia.

Nel corso del Quattrocento furono effettuati lavori di restauro che modificarono l’originario aspetto del castello di origine medievale, conferendogli l’aspetto di grancia (fattoria fortificata); risalgono al 1446 l’antiporta con mura.

Cortile interno del Castello di Spedaletto

In epoca ottocentesca venne aggiunto un fabbricato per ospitare il magazzino della grancia. Presso il castello si trova la chiesa di San Niccolò a Spedaletto con annessa canonica.

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